domenica 2 giugno 2013

festival


La tradizione di godersi il raccolto di autunno e salutare il nuovo anno in allegria ha continuato attraverso i successivi regni e dinastie con alcune modifiche.
A causa del ritmo frenetico della vita odierna, la Corea moderna ha perso molte delle sue feste tradizionali ma alcune vacanze sono ancora celebrate con fervore.
Una di queste è il Seollal, il primo giorno del nuovo anno lunare, che cade a volte a fine gennaio a fine febbraio nel calendario solare. Tutta la famiglia si riunisce in quel giorno, vestita con Hanbok o i loro vestiti migliori, dopo le cerimonie, i membri più giovani fanno un profondo inchino tradizionale agli anziani.
La cerimonia del the coreana ha come elemento principale la facilità e la naturalezza di godersi il the. Questa cerimonia viene recentemente rivedute come una maniera di rilassarsi e ritrovare l' armonia perduta.
A dano, il 5 giorno del 5 mese lunare, gli agricoltori si prendono un giorno libero per festeggiare e le donne si lavano i capelli con un  acqua speciale fatta bollendo i fiori di iris sperando di allontanare la sfortuna. In tempi antichi questa festa era molto seguita ma al giorno d'oggi ad eccezione di qualche provincia non si festeggia quasi più.
Chuseok il tradizionale giorno di luna piena autunnale che cade il 15mo giorno del ottavo mese del calendario lunare, è probabilmente la festa più sentita, dai moderni coreani.
I negozi vengono chiusi per tre giorni, i membri delal famiglia si riuniscono e vanno a visitare insieme le tombe dei loro antenati, chi vive in città torna alle città natali per cui i biglietti di treni e aerei vengono riservati mesi in anticipo.
L'ottavo giorno del 4 mese lunare cade il compleanno del Buddah e addicembre poi c'è Natale.
Ci sono molte feste familiari che sono importanti per i coreani, tra queste una è baegil, si festeggia i primi 100 giorni di vita del bambino, il dol, che è il primo compleanno, il hwan-gap dove si festeggiano i 60 anni che simboleggiano la chiusura del cerchio dello zodiaco.

CALENDARIO VACANZE

vestirsi

I coreani facevano la tela con la canapa e coltivavavno i bachi da seta per la produzione di seta per le vesti dei ricchi e degli imperatori.
Durante il periodo dei tre regni, gli uomini indossavano il jeogori (giacca), baji (pantaloni) e durumagi (cappotto) con un cappello, la cintura e il paio di scarpe.
Le donne indossavano il jeogori (giacca corta) con due lunghi nastri legati per formare un otgoreum (nodo), una lunghezza piena, gonna a vita alta wrap-around chiamata chima, un durumagi, (cappotto) beoseon (calze di cotone bianco) e scarpe a forma di barca.
Questo abbigliamento, conosciuto come hanbok, è stato tramandato nella stessa forma per uomini e donne per centinaia di anni, con piccoli cambiamenti, tranne per la lunghezza di jeogori e chima.
Vestiti in stile occidentale sono stati commercializzati in Corea dopo la guerra di Corea (1950-53) e durante la rapida industrializzazione negli anni sessanta e settanta, l'uso del hanbok declinò, essendo considerato inappropriato per un abbigliamento casual.
Recentemente, tuttavia, per gli amanti dello stile Hanbok sono state lanciate campagne per rivitalizzare questo stile ma sono stati anche aggiornati gli stili per meglio adattarsi ai moderni ambienti di lavoro.
I coreani indossano ancora il hanbok ma solo durante feste speciali come il Seollal e il Chuseok, feste di famiglia, festività come Hwangap, la celebrazione per i genitori sopra i 60 anni.


housing


Ondol è un tipico riscaldamento coreano sotto il pavimento, venne usato per prima al nord. Fumo e calore generato dalle stufe veniva incanalato attraverso canne fumarie costruite sotto pavimenti.
Nel sud dove è più caldo, il sistema ondol è stato usato assieme ai pavimenti di legno. I principali materiali delle case tradizionali erano legno e argilla.
Giwa o case a tetti in legno nero erano fatti in argilla e terra, solitamente dipinte di rosso. Oggi, il palazzo presidenziale è chiamato Cheong Wa Dae, o "la casa blu", per le piastrelle blu usate per il tetto.
La forma delle case era diversa tra il nord e il sud. A sud le case erano semplici con un pavimento rettangolare e una cucina più una stanza su ciascun lato si sviluppavano in una forma ad "L", più tardi la forma divenne una "U", la casa era fatta attorno a un cortile interno.
Le hanok le case tradizionali, venivano costruite senza l'uso di chiodi e assemblate con pioli di legno. Case di classe superiore consistevano in un certo numero di strutture separate, una per la sistemazione delle donne e dei bambini, uno per gli uomini della famiglia e loro ospiti e un altro per i dipendenti, tutto racchiuso all'interno di un muro.
Dietro la casa veniva costruito un tempietto per ricordare gli antenati e anche uno stagno con fiori di loto.
Dal 1970 i palazzi sono cresciuti come funghi ma il sistema ondol per riscaldarli è rimasto invariato.
1-2. Bukchon (North Village) nel distretto  Gahoe-dong di Seoul.
3-4. La casa hanok-style di Im Jin-su, ad Anseong, nella provincia diGyeonggi-do.

pasti coreani

Il riso si sa in Asia è comune ovunque però le nuove generazioni in Korea non disdegnano anche pasta come la nostra accompagnata però da zuppe, carne e vegetali di stagione. Ogni pranzo o cena coreana non sarebbe tale se non ci fosse a tavola anche il kimchi (leggi di più sul kimchi - ricetta) che viene preparato a fine novembre o comprato nei negozi già pronto.


Oltre al kimchi anche il doenjang (soybean paste, leggi di più su come è fatta) con le sue proprietà anti cancro ha attratto l'attenzione dei moderni nutrizionisti. Si usa prepararlo a casa bollendo i fagioli gialli, facendoli seccare all'ombra, sciacquarli in acqua salata, e farli fermentare al sole, tuttavia, vista la mancanza di tempo nelle odierne famiglie, solo poche lo fanno ancora da sole, per lo più si compra già fatto nei negozi, più economico e già pronto ;)




Carne
Tra i piatti di carne i favoriti sia per i coreani che gli stranieri sono il bulgoghi (manzo) e il galbi (carne di manzo o costine di maiale).
Il galbi è carne grigliata e la parola "galbi" significa appunto "costine" mentre il suffisso "gui" di solito allegramente omesso signifca "grigliato".
Gli ingredeinti sono marinati in una salsa di soia, zucchero e aglio, ma ci sono parecchie varianti come ad esempio olio di sesamo, vino di riso e pasta di peperoncino piccante ma di recente la marinata può essere anche fatta con miele, succo di frutta o lemon soda ;)
Porridge (Juk)

Il juk, è il cibo coreano più vecchio di cui si abbia conoscenza, ne esistono diversi tipi, è nutriente, non c'è molto da masticare va bene per anziani e bambini ed è perfetto negli ospedali e quando non si sta bene, la gente comune lo mangia per colazione (tipo il ochazuke giapponese). Si può fare con riso, sesamo, fagioli o azuki, di solito si mangia caldo e può essere dolce o salato.
Noodles
La pasta italiana, i soba giapponesi, i rice noodles vietnamiti, i  kalguksu e i naengmyeon coreani vengono largamente usati e mangiati dappertutto.
I naengmyeon inizialmente erano una delicatezza solo in alcune città ma poi sono diventati popolari e li si trova dappertutto. Vengono serviti in ciotole con un brodo freddo, cetrioli a julienne, pera coreana affettata, uova sode e manzo a fettine, di solito si agggiunge anche senape e aceto prima di iniziare a mangiarlo.
Zuppe , Stufati e casseruole

Le zuppe coreane chiamate anche tang, vengono preparti cuocendo vari ingredienti in una pentola.
Il jeongol ad esempio è una zuppa abbastanza densa ed elaborata, preparata direttamente a tavola.
E' composto da carne di manzo a fettine, pesce e crostacei, verdure, funghi e altri ingredeienti di stagione bolliti in brodo in un grande padellone, possono includere anche gyoza, possono essere neutri o piccanti e il brodo cambia in base agli ingredienti usati.
Contorni (banchan)
Riso e zuppe vengono serviti in ciotole individuali ma i contorni che sono una gran varietà visto che ogni regione in Korea produce diverse verdure e ingredienti, vengono serviti in piattini messi al centro del tavolo cosi che ognuno si può servire.
Le porzioni sono apposta piccole cosi vengono consumate tutte, se se ne desidera di più i piattini vengono riempiti nuovamente. (leggi di più riguardo a questo argomento)
Liquori tradizionali
Il liquore tradizionale è fatto fermentando varie granaglie ed è un processo molto delicato perchè da esso deriva il profumo e il sapore del liquore. Frutta ed erbe possono essere aggiunte per variare il sapore.
I più conosciuti sono il Makgeolli (bevanda di riso tradizionale, dal colore biancastro dato dal riso ma alcolico), Soju (il liquore tradizionale più conosciuto che somiglia alla vodka), e Gwasilju (vino di frutta).
Cibi regionali

La Korea è circondata su tre lati dal mare e il 70% del suo territorio è montagnoso, le condizioni climatiche variano molto cosi che la natura produce grandi varietà di ogni cosa e ovviamente in ogni regione della Corea ci sono cibi, condimenti, ingredienti, vegetali e granaglie diversi per preparare cibi molto diversi da un posto all'altro..
Rice Cakes (Tteok)

In generale, il riso è consumato come piatto principale ma occasionalmente viene trasformato i dolci. In occasione di cerimonie, vacanze nazionali e compleanni, i dolci di riso tteok sono sempre presenti e a parte il riso, altri ingredeienti sono  mugwort, (nome comune per erbe del tipo artemisia), fagioli rossi, jujubes, (frutti che si trovano sia in forma di bibite in lattina, in vasi di vetro con sciroppi dolci tipo frutta in scatola, oppure in versione the in bustine. Altre cose tipo i fagioli e le castagne vengono aggiunti perr cambiare il sapore.
Dessert

Normalmente alla fine di un pasto viene servito un vassoio con tea e biscotti, viene chiamato hangwa, può essere offerto agli ospiti improvvisi o anche per merenda ai bambini.
Il the e i biscotti variano a seconda delle stagioni, in primavera e in estate vengono poi accompagnati da frutta di stagione.
I pasticcini possono essere frutti bolliti, polpettine di farina e miele, olio di sesamo, fiorellini di miele (yakgwa), dasik fatti di farina o patate, sesamo nero, miele, noci, gli ingredieneti vengono pressati in stampini che li fanno venire fuori come strane monete decorate (clicca x vedere la figura).
La tradizionale barretta yeot, fatta di riso glutinoso, sorgo, grano, patate o granaglie miste, lo yumilgwa, una specie di polpettina fatta a forma di barilotto composto da farina, olio di sesamo e miele e poi fritto.

giovedì 9 maggio 2013

Korea del nord apre dialogo Usa

TOKYO, 18 APR - La Corea del Nord apre al dialogo, ma pone condizioni: la potente Commissione nazionale di Difesa ha reso noto, attraverso la Kcna, che Usa e Corea del Sud devono sospendere le provocazioni e gli atti di aggressione (con le scuse per le azioni passate), mentre le risoluzioni Onu, comprensive delle sanzioni, devono essere revocate.

lunedì 11 febbraio 2013

il festival del ghiaccio :)

Anche in Corea del Sud, come in Cina, ogni anno si tiene un importante festival dedicato al ghiaccio, stiamo parlando del Hwacheon Sancheoneo Ice Festival. Questa manifestazione si tiene nella contea di Hwacheon, sul fiume ghiacciato Bukhangang, e ospita oltre un milione di persone.
Durante l'evento si svolgono molte attività legate agli sport invernali e non solo, come ad esempio il calcio sul ghiaccio, la pesca e la gara di sculture di ghiaccio.
Di particolare rilievo la pesca che viene effettuata anche a mani nude. In pratica il fiume viene forato per dare modo ai partecipanti di poter prendere i pesci, nello specifico le trote di acqua dolce che sono numerose, una volta pescati questi vengono mangiati anche crudi, o in alternativa cotti sulla griglia. La contea di Hwacheon è una delle più fredde dell'intera Corea, per questo è il luogo adatto per ospitare il festival.

la scuola

In Korea come in Giappone per entrare all'università c'è il famigerato test di ammissione College Scholastic Ability Test, che oltre ad essere il momento più importante nella carriera scolastica di tutti coreani, è anche dannatamente difficile. 
In Korea la tipica giornata dello studente, dalle elementari alle superiori indifferentemente, funziona allo stesso modo: 
inizio delle lezioni ordinarie alle 8, che tra ore regolari, recupero e revisione, terminano alle 18; Alle 18 circa in quasi tutta l'Asia (anche in Giappone è cosi) si cena e appena terminata la cena si va nelle hagwon, istituti privati per la formazione extrascolastica, dove si rimane circa fino a mezzanotte-l'una di notte, e il giorno dopo si ricomincia da capo.
E' stato calcolato che uno studente coreano all'ultimo anno di liceo, cioè quando è vicina la fatidica prova di ingresso all'università, dorme meno di 5 ore e mezza a notte ed ha meno di un'ora di tempo libero al giorno il che porta a varie conseguenze, alcune positive ed altre un pò meno. 
Tra i lati positivi, la Korea ha il maggior numero di persone in possesso di diploma ed anche di laurea dei paesi OCSE, quindi l'alfabetizzazione è ad un livello davvero elevatissimo; i rendimenti scolastici sono al top delle classifiche internazionali, il corpo insegnanti è giovane e ben preparato, oltre ad essere rispettato dalla società. 
Tra i lati negativi, il voto di uno studente ha un'importanza tale da superare anche l'apprendimento e lo sviluppo della persona in sè; le famiglie ossessionano i figli sull'importanza del successo scolastico sopra ogni altra cosa, ritenuto fondamentale per compiere il "salto sociale"; i costi per accedere alle scuole private sono elevati e se non ci si prepara adeguatamente si rischia di fallire il test universitario e finire in un istituto mediocre, condannandosi ad una vita di frustrazioni per la bassa mobilità che caratterizza il mercato del lavoro coreano. 
Drammaticamente elevato è anche il numero di suicidi tra i giovani, che non riescono a reggere tutto lo stress che gli viene addossato dalla società e dalla famiglia, inoltre, nella scuola coreana ci sono soltanto test a risposte multiple, la cui preparazione richiede studio puramente a memoria, e quindi non si spingano gli alunni al confronto ed alla discussione, oltre che all'argomentazione delle proprie opinioni. Chi becca più crocette esatte vince.

sistema scolastico

ragazzini delle elementari alle prese con i computer.
Dal punto di vista amministrativo, l'istruzione in Sud Corea è suddivisa in tre livelli: 
livello nazionale - Ministero dell'Istruzione
livello metropolitano e provinciale - Uffici dell'istruzione 
livello delle contee - Uffici distrettuali dell'istruzione. 
Anche per quanto riguarda il finanziamento dell'istruzione pubblica esistono tre livelli: finanziamento governativo, finanziamento dei governi locali, finanziamento privato. 
Le principali fonti di finanziamento dell'istruzione pubblica derivano dai contributi del governo centrale e dalle tasse di iscrizione. 
Il governo centrale si assume il costo degli insegnanti per la scuola obbligatoria. Il sistema scolastico della Repubblica di Corea segue lo schema 6-3-3-4, formato dalla scuola elementare (dal primo al sesto grado), dalla scuola media (dal settimo al nono grado), dalla scuola superiore (dal decimo al dodicesimo grado) e poi dal “junior college”, dal “college” o dall'università. Le scuole superiori si dividono in generiche (simili al nostro liceo) e tecniche. 
I “junior college” offrono due o tre anni di corso, mentre i “college” e le università offrono quattro anni di corso. L'istruzione prescolastica non è compresa nel sistema scolastico formale, ma è considerata molto importante. 

domenica 10 febbraio 2013

ebanisteria

Le case coreane tradizionali hanno in genere poche stanze e le camere sono piccole e con il soffitto basso (normalmente meno di 2 metri) perché gli inverni sono molto freddi e si fa prima a scaldare un ambiente con un volume d'aria limitato. I soffitti bassi non danno fastidio perché nelle stanze ci si siede sul pavimento, riscaldato quando fa freddo. Il pavimento naturalmente è sempre tenuto pulitissimo ed è morbido al tatto perché è foderato di carta gialla impermeabilizzata. Anche per dormire si usa il pavimento su cui si stende un materassino che durante il giorno viene poi tolto e messo in un armadio a muro. Per questo motivo, i mobili coreani tradizionali non sono grandi come i nostri.
Sono di solito mobili piccoli, ma raffinati: il mobile più comune è un tavolino basso, normalmente con intagli in madreperla (detto soban), che viene portato nella stanza quando ce n'è bisogno, per esempio per i pasti, già imbandito a mo' di vassoio.
La lanterna illustrata qui sopra,  risale a circa 200 anni fa ed è costruita in bambù. Misura 12,7 x 12,7 cm di base e 28 cm in altezza ed è esposta a Seul nel museo del Folclore e dell’Arte nel palazzo Kyŏngbok. 
Talvolta nelle camere si trova uno stipo in legno per riporre i vestiti, costruito con una lavorazione accurata, ma si tratta di tutte cose piccole e leggere, che si possono spostare con facilità. Gli artigiani del legno del passato profondevano tutta la loro arte, quindi, in oggetti piccoli e di uso comune.
I mobili grandi e pesanti come i nostri armadi, ad esempio, non sono comparsi che di recente, quando si sono costruite case all'occidentale.
Il tavolino per i pasti, illustrato a destra, risale al 19º secolo e misura 48 cm in diametro e 33 cm in altezza. È un tavolino “con le zampe di tigre” perché le gambe assomigliano a quelle della tigre.
La parte superiore, in legno di olmo, ha la parola “longevità” intarsiata in centro, circondata da figure di pesci, onde, nuvole, con il sole, il tutto in madreperla.
I due segmenti che uniscono a due a due le gambe del tavolino servivano a due scopi: a far sì che le punte delle gambe non rovinassero il pavimento delle camere, che è abbastanza delicato, e in secondo luogo ad appenderlo a un chiodo su una parete in cucina, quando non era in uso, come d'altronde si fa ancora oggi.

Il mobiletto a quattro piani qui a sinistra è decorato con corno di bue, è del 19º secolo e misura 53 cm in larghezza, 31 cm in profondità e 96 cm in altezza (museo dell'Università femminile Ewha, (Seul).
Ognuno dei piani di questo mobiletto usato per riporvi la biancheria è decorato con differenti simboli della longevità.
Il semplice disegno dei cardini in ottone dei quattro gruppi di sportelli è in armonia con l'elaborato disegno delle superfici in corno di bue dipinte.
È chiamato mobiletto “a capoletto” perché di notte veniva posto, sul pavimento di fronte a questo mobile, un materassino morbido per dormire. Ricordiamo che, in Corea, una camera aveva più funzioni: di giorno era il nostro “soggiorno”, all'ora dei pasti diventava la “sala da pranzo” (dove, di solito, consumava i pasti il marito mentre la moglie mangiava in cucina) e di sera si trasformava in “camera da letto”.
Ci si sedeva e ci si coricava direttamente sul pavimento, sempre pulitissimo e riscaldato.

Scatola per contorni kujŏlp'an (clicca x vedere come veniva riempito) del 19º secolo. Diametro 24 cm, altezza 8 cm (museo Università Koryo).
In ogni sezione di questa scatola, che veniva usata da una famiglia altolocata, si poneva un diverso cibo: pesciolini, verdure, alghe, germogli di soia, e così via. La scatola esterna è ottagonale e ognuna delle parti è unita alle altre con legami in metallo. La lacca nera all'esterno e la lacca rossa all'interno doveva rendere più appetitoso il cibo.
Nella foto a sinistra, piccola scatola portavivande del 19º secolo dalle dimensioni molto contenute: 20 x 12,5 x 12 cm.
È costituita da due parti unite fra loro con cardini posti sul retro. Ognuna delle parti contiene due cassetti, con due fori di ventilazione su ciascun lato: i fori servivano anche per spingere fuori i cassetti.
I cardini e gli elementi di fissaggio sui bordi sono sia funzionali che ornamentali.

mestieri

In una cultura fondamentalmente diversa dalla nostra è lecito aspettarsi di trovare mestieri e forme di artigianato locale che differiscono molto da quanto si riscontra in Italia.
Alcuni di questi artigiani hanno raggiunto nel tempo un altissimo grado di perfezione nella costruzione di particolari oggetti tipici, tanto da meritarsi il titolo di “tesoro nazionale vivente”.
Fra i mestieri che non si riscontrano qui da noi ricordiamo la costruzione di flauti di bambù per l'orchestra di musica di corte, non solo costruiti a mano, ma fatti su misura per il singolo musicista, la costruzione e decorazione dei tamburi da cerimonia, la fabbricazione di cappelli di crine di cavallo, la preparazione della carta di riso che nelle case tradizionali sostituisce le tende e spesso anche i vetri alle finestre, la manifattura delle scarpe tradizionali di paglia o di stoffa, l'ebanisteria specializzata, la decorazione in madreperla dei vasi, l'incisione di timbri in pietra e avorio, e tante altre arti che da noi non sono mai comparse.
Come si nota dalle figure, i coreani a casa e nei loro laboratori artigianali lavorano quasi sempre seduti a gambe incrociate sul pavimento, che nella stagione invernale è riscaldato. Naturalmente il pavimento, che è foderato di vari strati di carta gialla resistente e impermeabilizzata, o che è di legno nei laboratori e nelle verande, è mantenuto scrupolosamente pulito e si entra in casa togliendosi le scarpe e lasciandole nell'ingresso come si fa in Giappone.

giovedì 24 gennaio 2013

feste e vacanze

I coreani seguono il calendario gregoriano, ma alcune feste, le più tradizionali e radicate nella cultura coreana, seguono il calendario lunare. Durante le feste nazionali, banche e uffici sono chiusi, ma i grandi magazzini, la maggior parte dei ristoranti, i musei, i palazzi ed i parchi d’attrazioni sono aperti. In genere, le feste che seguono il calendario gregoriano cadono sempre lo stesso giorno ogni anno, mentre le festività basate sul calendario lunare si tengono ogni anno in date differenti.

Lanterne festive in CoreaCapodanno solare (1 gennaio)
Il primo giorno dell’anno solare.
Seollal (February) Seollal, o Capodanno lunare, cade il primo giorno del primo mese del calendario lunare, ed i giorni precedente e seguente. Seollal è, insieme a Chuseok, una delle feste nazionali coreane più importanti; dura tre giorni durante i quali i coreani fanno visita alle proprie famiglie, mangiano cibo speciale per questa festività (ttokguk e manduguk) e fanno giochi tradizionali o fanno volare gli aquiloni.
Durante Seollal le famiglie coreane tengono cerimonie commemorative per ricordare gli antenati e fanno un inchino particolare agli anziani della propria famiglia, che si chiama sebae.

Giorno del Movimento per l’Indipendenza (marzo)
Questa festa nazionale coreana commemora la dichiarazione d’indipendenza, che ebbe luogo il primo marzo 1919. La dichiarazione viene letta durante una cerimonia che si tiene al Parco Tapgok, a Seoul.

Festa del Lavoro (maggio)

La Festa del Lavoro non è vacanza nazionale in Corea, ma il primo maggio molte banche ed uffici chiudono.

Festa dei Bambini (maggio) Festa dei bambini in Corea del Sud
Questa giornata è dedicata a tutti i bambini coreani, che hanno un giorno di vacanza in cui i loro genitori li portano a visitare parchi d’attrazioni e divertimenti, zoo ed altri luoghi d’interesse turistico.
(un pò come il Kodomo no Hi in Giappone)

Compleanno di Buddha (maggio)
Il Compleanno di Buddha (Seokka Tanshin-il) si festeggia l’ottavo giorno del quarto mese lunare. In occasione di questa festività, nei templi buddisti di tutta la Corea si celebrano cerimonie e si appendono lanterne colorate nei cortili dei templi.
La domenica precedente il Compleanno di Buddha, queste lanterne vengono accese e portate in processione per le strade.

Il Giorno della Commemorazione (giugno)
Questa festa nazionale coreana è dedicata ai caduti che morirono per la patria, ed una cerimonia speciale si tiene al Cimitero Nazionale di Seoul.

Festa della Costituzione (luglio)
Questa festa nazionale commemora la costituzione coreana, che fu proclamata il 17 luglio 1948.

추석 秋夕 Chusŏk (15 agosto)
Cade il 15 agosto  come da noi Ferragosto ed è per i coreani molto importante.
Chusŏk, che letteralmente significa “luna d'autunno”, è inizialmente, come da noi, la festa del raccolto, una festività agricola che serve per riposarsi dopo le fatiche della mietitura ma, mentre da noi oggi il Ferragosto significa andare in vacanza al mare o in montagna, in Corea significa far visita alla propria famiglia originaria in campagna, ai genitori, ai nonni, ai parenti è quindi una festa che ha qualcosa in comune con il nostro Natale, se così si può dire.
È la più grande festività coreana, il giorno della riunione delle grandi famiglie, una festa che è osservata ovunque, sia in città che in campagna.

Festa della Liberazione (agosto)
Questa vacanza nazionale ricorda il giorno in cui il Giappone si arrese alle Forze Alleate e la Corea fu liberata.

Festa della Fondazione (ottobre)
La festa nazionale della Fondazione è una vacanza nazionale che commemora la fondazione della nazione coreana nel 2333 AC, per opera del leggendario re-dio Dangun. In questa occasione si tiene una cerimonia in cima al Monte Manisan, nella provincia di Ganghwado.

Natale – 25th dicembre
Il Natale è festa nazionale in Corea, perché il 25% circa della popolazione sud coreana è cristiana. Il 26 dicembre però, il giorno di Santo Stefano, in Corea non si fa vacanza.

attrazioni a Seoul

Museo Nazionale della Corea
Se volete capire meglio la cultura coreana un idea è andare a vedere il Museo Nazionale della Corea
Il museo è aperto i giorni feriali dalle 09:00 alle 18:00 e sabato, domenica e giorni festivi dalle 09:00 alle 19:00.
Per leggerne di più, andate alla pagina sul Museo Nazionale per ulteriori informazioni.


La Porta di Dongdaemun
La ‘Grande Porta dell’Est’ è una zona perfetta per fare acquisti a buon mercato. Si possono passare ore in questa zona che è particolarmente famosa per i suoi mercatini. Nella zona di Dongdaemun si può comprare di tutto. È anche molto facile arrivare in questa zona, grazie alla sua posizione centrale a Seoul ed alla fermata della metropolitana. (leggi di più).

Torre di Seoul
Se volete vedere un panorama fantastico di Seoul, visitate la Torre di Seoul. Costruita in cima ad una collina di 262 metri nel Parco di Namsan, si trova a 480 metri sul livello del mare. Da lì si possono vedere l’intera città e dintorni. (leggi di più)
La Torre si trova a: San 1-3, Yongsan-dong 2-ga | Yongsan-gu, Seoul, Corea del Sud

Everland, Seoul
Everland (immagini) è il più grande parco di divertimenti a Seoul, si trova a Yongin, Corea del Sud. Everland è enorme ed include un parco acquatico, che si chiama Caribbean Bay, uno zoo e varie giostre ed attrazioni divise per aree tematiche, si trova a circa un’ora e mezza di autobus da Seoul ed è una tappa d’obbligo per una giornata all’aperto con la famiglia e/o gli amici. (leggi di più)
Si trova a: 310 Jeondae-ri, Pogok-myeon, Yongin-si, Gyeonggi-do

Yook Sam, (edificio "63"), Seoul
Yook-Sam, a Seoul, è uno degli edifici più alti della Corea del Sud e si chiama 63 perché ha 63 piani. Dal suo osservatorio, al sessantesimo piano, ci si può godere una splendida vista di Seoul. Nell’edificio 63 si trovano anche un cinema IMAX, negozi, un acquario, il 63 Seaworld nel quale la vasca dei pinguini attira molti bambini, ristoranti (il 63 Building Buffet Pavillion) e recentemente anche un museo delle cere. (leggi di più)




Korean Folk Village
Il Korean Folk Village 한국민속촌 (official site) si trova a Yongin, è una ricostruzione accurata di un villaggio coreano tradizionale, com’erano i villaggi coreani nel passato. Vi sono ricostruzioni di case tradizionali coreane ed altri edifici; laboratori artigianali in cui gli artigiani realizzano manufatti alla maniera tradizionale, ed anche ristoranti coreani tradizionali. È un luogo che amerete se vi interessano le culture antiche e le tradizioni. (leggi di più)

i coreani

I coreani chiamano se stessi in coreano Hangukin o Hanguk saram.
Il popolo coreano è un gruppo etnico dell’Asia orientale e si crede faccia parte delle popolazioni altaiche, come i mongoli, i tungusi e i turchici. I resti archeologici suggeriscono che i coreani discendono dai gruppi altaici che provenivano dalla Siberia del centro-sud. I coreani costituiscono la popolazione più omogenea del mondo, dal punto di vista sia etnico sia linguistico. 
Ci sono alcune minoranze in Corea: alcuni cinesi, giapponesi ed occidentali ma pochi.
La popolazione coreana è tanto omogenea che, se sei un occidentale in Corea, ti sembra di non passare inosservato (la stessa cosa che è capitata a me quando sono andata a Shizuoka, Giappone) e, in città e villaggi piccoli, i coreani fissano gli occidentali perché non sono abituati a vedere gente di etnia diversa.

Il coreano è una lingua distinta, che deriva dalle lingue altaiche ed è quindi completamente differente dal giapponese e dal cinese (anche se, durante la sua storia, il coreano fu influenzato da queste due lingue) ed ha qualche somiglianza col mongolo.

I coreani sono molto orgogliosi della propria cultura e della propria identità nazionale, sono piuttosto amichevoli e farebbero di tutto per aiutare gli amici, poiché le relazioni interpersonali sono molto importanti nella cultura coreana. Anche la famiglia è estremamente importante per i coreani ed anche l’obbedienza ed il rispetto verso i più anziani.
L’età in Corea è talmente importante che anche un anno di differenza tra due persone significa che il più giovane dovrà rivolgersi al più anziano con rispetto per questo, una delle prime cose che i coreani chiedono quando conoscono qualcuno e l’età, e chiedere l’età delle persone in Corea non è mancanza di rispetto come lo è in occidente. Perciò, se un coreano ti chiede la tua età, non ti sentire offeso. Questo rispetto per i più anziani ed il valore dato alle relazioni interpersonali derivano dal Confucianesimo, una filosofia che arrivò in Corea dalla Cina. Il Confucianesimo permea la cultura e la mentalità coreana in ogni aspetto e, se conosci il Confucianesimo, capirai la maggior parte parte della cultura coreana.

la cucina coreana

La cucina coreana ha molto in comune con la cucina giapponese e quella cinese, questo perché nella sua millenaria storia è stata invasa da orde di Mongoli e per ben due volte annessa al Giappone, di suo però ha aggiunto l'uso abbondante delle spezie.
Circondata dal mare, il pesce assume una grande importanza nella dieta coreana ma ancora di più la carne, soprattutto quella bovina.
Come in Cina e in Giappone non v'è pane ma riso bollito che viene insaporito con varie qualità di vegetali e salse molto piccanti come ad esempio i famosi cavoli e le rape in salamoia (il cosiddetto kimchi 김치) e la carne cotta direttamente sul fuoco (il pulgogi 불고기). 
Dalla cucina coreana tradizionale mancano completamente il latte e i latticini come in Giappone (soltanto ora vengono introdotti nelel diete e per i bambini).
Naturalmente per mangiare si usano i bastoncini invece della forchetta e chi non ha mai provato a usarli può restare un po' impacciato le prime volte. Le posate sono costituite dai bastoncini e dal cucchiaio: il coltello non viene mai messo in tavola perché tutti i cibi sono già in precedenza tagliati nella giusta misura.

CURIOSITA' GASTRONOMICHE
Fra le curiosità gastronomiche che si allontanano decisamente da quelle che sono le nostre usanze sono i bachi da seta, venduti per le strade d'estate, cotti nello stadio di pupa, oppure le formiche rosse arrostite, utili (dicono) contro i bruciori di stomaco, o ancora la carne di cane, venduta in ristorantini specializzati, molto salutare d'estate contro il caldo, o infine tutto ciò che prescrive la farmacopea locale, come i serpenti, le corna di cervo, e così via.
Non tutti i cibi sono diversi dai nostri, anzi molti sono uguali, ma vengono impiegati in modo diverso che da noi. Ad esempio, esistono i pomodori, ma questi, anziché essere considerati verdura e quindi consumati in insalata, vengono considerati come frutta e serviti fuori pasto, tagliati a fette e zuccherati, un po' come da noi si serve un dolce quando si va a far visita a qualcuno.

Se il riso assume in Corea la funzione che ha il pane in Italia, il kimch'i fa da companatico: può essere condimento o addirittura fare da secondo, assieme a tanti altri piccoli piattini assortiti (germogli di soia, pesciolini, alghe, cetrioli, tufu, salsa di soia).
Il kimch'i 김치 è il cibo che, assieme al riso e al carbone per il riscaldamento, deve essere messo da parte per poter superare il lungo e freddo inverno coreano. Un tempo, chi non metteva da parte in autunno una scorta di kimch'i adeguata, si trovava a mal partito quando finivano le provviste.
Il kkaktugi è un altro tipo di kimch'i molto gustoso. Oggi il kimch'i viene anche prodotto industrialmente ed è venduto nei supermercati, ma le famiglie tradizionali continuano a produrlo in casa, seguendo le proprie antiche ricette, fornisce vitamine, acido lattico e minerali che altrimenti mancherebbero dalla dieta invernale. Esistono vari tipi di kimch'i, alcuni preparati semplicemente con cavoli cinesi, sale, peperoncino, altri con piccole rape, sale, peperoncino e con l'aggiunta di pesce secco. Si può dire che ogni regione e ogni famiglia abbia la sua specialità.
La preparazione del kimch'i (detta kimjang 김장) è un lavoro che in genere impegna tutte le donne di casa per vari giorni, durante i quali il tempo atmosferico non deve essere né troppo freddo né troppo caldo, altrimenti il kimchi rischia di iniziare troppo presto la fermentazione e andare a male. La suocera collabora con le nuore e con l'eventuale domestica: tutti danno il loro contributo perché il kimch'i riesca saporito e nutriente.

Un altro dei piatti famosi è il pulgogi, pul in coreano significa “fuoco”, mentre kogi significa “carne”. La parola pulgogi, formata appunto da questi due termini, significa quindi “carne al fuoco”, ovvero “carne alla brace”. Questo è un piatto che ha origini antichissime, dai tempi in cui probabilmente anche i coreani erano nomadi e si nutrivano prevalentemente di carne. Oggi i coreani sono piuttosto vegetariani, con un moderato consumo di carne, di pesce e di uova, ma la tradizione del pulgogi permane.
Quando al ristorante si ordina il pulgogi (pronuncia italiana: pulgoghì), viene portato in tavola un braciere con sopra un'armatura metallica bucherellata, e poi tanti piattini, contenenti salsa di soia, salse varie e tante fettine di carne molto strette (larghe uno o due centimetri). Quando l'armatura metallica è abbastanza calda, si mettono su di essa alcune fettine di carne a cuocere, prendendole con i bastoncini, e le si cosparge di una salsa che dà un gusto dolciastro alla carne. Le fettine vengono di tanto in tanto rigirate in modo che cuociano bene, poi, quando sono cotte a puntino, si possono gustare e nel frattempo se ne mettono a cuocere altre.

Piatto tipico dell'estate, il naengmyŏn, spaghettini di grano saraceno variamente conditi, viene di solito consumato dopo il pulgogi per rinfrescarsi. Gli spaghettini di grano saraceno serviti nell'acqua rinfrescante del tongchimi (radici in salamoia), apprezzati nell'antichità nella parte settentrionale della penisola coreana, sono stati i precursori dell'attuale naengmyŏn, che significa “spaghettini freddi”, originariamente era un piatto apprezzato nella stagione invernale, ma oggi è consumato tutto l'anno, con una certa predilezione per la stagione estiva (piatto simile esiste in Giappone col nome di soba).
Grosso modo il naengmyŏn si distingue in due tipi: il mul naengmyŏn e il pibim naengmyŏn.
Il primo si riferisce agli spaghettini di grano saraceno serviti in brodo di carne freddo o nell'acqua del tongchimi, mentre il pibim naengmyŏn si riferisce agli spaghettini mischiati con amido di grano o di patate dolci e serviti con una salsa piccante invece del brodo. I naengmyŏn si digeriscono facilmente e danno una sensazione di freschezza dopo averli consumati.
Il mul naengmyŏn è facile da preparare. Normalmente gli spaghettini si comprano già pronti e sono ormai pochi quelli che li preparano in casa, un po' quello che succede da noi per gli spaghetti. Il brodo viene preparato con carne di bue, di maiale o di pollo, e poi viene raffreddato.
Gli spaghettini bolliti vengono posti nel brodo assieme a fettine di carne bollita, uova fritte in padella, pere e porri affettati. Prima di consumarli, agli spaghettini vengono aggiunti mostarda e aceto. Per chi non ama il brodo freddo, è disponibile il brodo caldo. In certe regioni, poi, il brodo viene preparato con ostriche e altri frutti di mare, invece della carne.
Anche il pibim naengmyŏn è semplice da preparare. Sugli spaghettini bolliti vengono poste sottili fette di pera, di carne di bue e di maiale, e il tutto viene poi mischiato con spezie, fra cui olio di sesamo, salsa di soia e pasta di peperoncini rossi Oltre agli spaghettini di grano saraceno vi sono poi gli spaghetti alla soia, che servono per una zuppa fredda nota come kongguksu. Anche questo è un piatto che si consuma preferibilmente d'estate. I semi di soia, ricchi di proteine vegetali, vengono macinati in un brodo schiumoso e mischiati con spaghettini di grano. Talvolta vengono aggiunti semi di sesamo macinati e brodo di pollo freddo.

Il kujŏlp'an è un piatto che faceva parte della cucina dei re della Corea nel periodo Chosŏn (1329-1910) e originariamente veniva servito su un piatto di legno con nove sezioni.
Dalla forma del contenitore deriva infatti il nome del piatto: ku in sino-coreano significa “nove”. Fu creato in modo che avesse una sezione nel centro e otto altre sezioni attorno, così ognuno dei nove cibi risultava separato dagli altri. Ognuna delle sezioni viene riempita con un cibo diverso: vitello, funghi, cetrioli, carote e uova fritte, avvolti in un sottile strato di frittella di riso. Si sceglie la carne di vitello e i vegetali da ognuna delle otto sezioni e li si mette sulla focaccia centrale. Il kujŏlp'an è in un certo senso anche un'opera d'arte: i colori delle varie sezioni devono armonizzarsi fra loro, come in un quadro, e la preparazione richiede perciò un tempo piuttosto lungo.

Anche il shinsŏllo è un piatto che venne creato durante il periodo Chosŏn. Al centro della speciale pentola che costituisce il shinsŏllo, viene posto il fuoco. Si fa cuocere il piatto mettendovi vegetali, frutti di mare e carne. Questi ingredienti vengono fatti bollire nel loro sugo.
Siccome questo era un piatto che richiedeva molti ingredienti, oltre al tempo richiesto per i preparativi, in passato solo i re e i nobili coreani potevano permettersi di gustarlo. Per la sua preparazione si usano fino a 25 componenti diversi: carne, cetrioli di mare, funghi, uova, vegetali, noci e pinoli.
Nel giorno di Chusŏk 추석 秋夕che corrisponde al nostro Ferragosto ci sono delle ricette un pò diverse un pò come in Giappone la festa di Capodanno.

martedì 22 gennaio 2013

geografia e clima

La Corea è una penisola, che si trova tra il Giappone (ad est) e la Cina (ad ovest) ed è bagnata dal Mare Orientale (o Mar del Giappone) ad est e dalla Baia di Corea e dal Mar Giallo ad ovest, mentre a settentrione è delimitata dai fiumi Amnokkang (Yalu) e Tuman-gang (Tumen), che la separano dalla Manciuria. 

GEOGRAFIA
La Penisola Coreana è lunga circa 1.000 km e larga 300. L’intera Penisola Coreana misura circa 220.000 km quadrati, dei quali circa il 45% (99.200 km quadrati) è costituito dalla Corea del Sud (grande più o meno quanto l’Ungheria).
La Penisola Coreana si trova tra il 43esimo ed il 33esimo grado di latitudine nord e, alla fine della Seconda Guerra Mondiale, fu divisa in due nazioni distinte (Corea del Nord e Corea del Sud) al 38esimo parallelo, ha circa 72 milioni di abitanti, tra Nord e Sud Corea, e circa 50 milioni di persone vivono al sud. Penisola Coreana – geografia fisica Il 70% del territorio della Penisola Coreana è montagnoso.
Le pianure più grandi (circa un quinto del territorio) si trovano lungo la costa occidentale della Corea. Le principali catene montuose sono Nangmin al nord e T’aebaek al sud, mentre le montagne più alte sono il Monte Baekdu (o Paektu) al nord (2.744 m) e il Monte Hallasan al sud, in Chejudo.
La costa coreana è frastagliata ed al territorio coreano appartengono circa 3.000 isolette, delle quali le principali sono Ullungdo nel Mare Orientale e Chejudo, di fronte all’angolo sud-occidentale della Penisola Coreana. I fiumi principali nella parte settentrionale della Penisola Coreana sono il Fiume Amnok (790 km), il Fiume Tuman (520 km) ed i fiumi Taedong, Chongchon e Chaeryong.
Al sud, i fiumi più importanti sono: il Fiume Naktong (525 km, il più lungo nella Corea del Sud), il Fiume Han (514 km, il fiume di Seoul), il Fiume Kum (401 km), ed i fiumi Yongsan e Tongjin.

CLIMA
La Corea ha quattro stagioni distinte ed il clima in estate ed inverno è abbastanza estremo, perché la Penisola Coreana è direttamente esposta ai venti settentrionali in inverno ed ai monsoni in estate. L’autunno e la primavera sono le migliori stagioni in Corea, in quanto il clima è mite e le giornate sono solitamente assolate.
In inverno può fare abbastanza freddo, con temperature minime che possono arrivare fino a – 20 gradi centigradi, mentre il clima estivo è piuttosto umido e piove molto a causa dei monsoni.
In estate  le temperature non sono eccessivamente alte, raramente al di sopra dei 30 gradi centigradi, ma la temperatura percepita è maggiore a causa degli alti livelli di umidità.

UNITA' AMMINISTRATIVE
Le principali unità amministrative della Corea del Sud sono sette città metropolitane (città con più di un milione di abitanti) e nove province. Le città metropolitane sud coreane sono, in ordine decrescente di grandezza: Seoul (la capitale della Corea del Sud, con più di 10 milioni di abitanti) Busan Taegu Inch ’eon Kwanjiu Taejon Ulsan Le nove province sud coreane (do in coreano) sono: Cheju-do, Cholla-bukto (Cholla settentrionale), Cholla-namdo (Cholla meridionale), Ch'ungch'ong-bukto (Ch'ungch'ong settentrionale), Ch'ungch'ong-namdo (Ch'ungch'ong meridionale), Kangwon-do, Kyonggi-do, Kyongsang-bukto (Kyongsang settentrionale), Kyongsang-namdo (Kyongsang meridionale).
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